I membri della Côterie non sono, ovviamente gli
unici protagonisti di questa Cronaca.
Nel mondo di The Company Of The Thrush sono molti i personaggi comprimari
che intrecciano le proprie vite con quelle dei cinque figli di Caino.
Joaquina Amaya
La bella vampira ha accettato
la trasformazione per vendetta: il mondo le è sempre stato ostile,
e il potere sovrannaturale le serve come difesa contro i mille soprusi
che una plebea, e per di più donna, deve subire in questi tempi
oscuri. È stata abbracciata all'età di 25 anni, e la sua
bellezza è rimasta intatta da più di 100 anni. Sembra sempre
arrabbiata, e il suo egocentrismo la fa sembrare antipatica: in realtà
ha solo imparato ad attaccare per prima, anche se a volte esagera. Prigioniera
forzata nella città di Londra, deve sopprimere la sua voglia di
libertà (e questo la fa irritare ancora di più); in fondo
è più buona di quello che sembra, bisogna solo ottenere la
sua fiducia, cosa comunque per nulla facile, vista la sua naturale diffidenza.
È affiancata dal suo ghoul Miguel, teneramente e sinceramente innamorato
dell'infelice cainita.
Lord Nicholas
È il siniscalco del principe di Londra, e grazie alla sua posizione,
lentamente e sapientemente ottenuta, ha una vasta rete di contatti, sia
vampirici che umani; non è comunque un esibizionista, e se non è
estremamente necessario, non dà mostra dei suoi notevoli poteri.
È stato abbracciato al massimo del suo vigore fisico, ed è
molto affascinante, anche se in modo tenebroso; si veste sempre alla moda,
e raccoglie con un nastro i suoi lunghi capelli neri. Dimostra circa 25
anni.
In vita era un cavaliere minore alla corte di un Ventrue inglese, attaccata
e decimata durante una scorreria vichinga del 7° secolo.
Lord Mitra
È il principe di Londra, più un nome che un vero personaggio; fisicamente
nessuno sa com'è, né tanto meno si ha un'idea dei suoi poteri,
anche se si possono immaginare. Preso da trame socialmente più elevate,
non si è mai "abbassato" a livello della coterie, delegando il suo
siniscalco per questi affari di minora importanza. In ogni caso, il suo
potere si può intuire, dal momento che, anche se "invisibile", riesce
a muovere abilmente le fila di una città come Londra.
Il Legato di Edgardo Malatesta
Personaggio umano forse meglio riuscito di tutti i png, è la quintessenza dell'idiozia
(lo storyteller lo interpreta senza apparenti sforzi), preso dai suoi "affari"
e dalle sue carte, sempre disordinate e incomprensibili. Intorno ai 40
anni, ha un'intelligenza ai limiti della decenza, risultando noioso e fastidioso
quando, con voce nasale, legge i suoi scritti in un latino veramente barbaro,
credendo invece di avere un'eloquenza ciceroniana. Nel complesso è
un personaggio divertente, e il suo essere logorroico ha portato più
volte i personaggi ad attentare alla sua vita; fisicamente è molto
magro e gracile, con dei buffi occhiali dalle lenti sporche e asimmetriche
che si aggiusta in continuazione, come un tic. Più volte ha mostrato
un comportamento effemminato, e sono quasi tutti convinti che i suoi gusti
sessuali siano un po' inusuali. Nonostante tutto, conosce (a memoria) molte
cose, e se gli viene fatta la domanda giusta potrebbe rivelarsi un ottimo
contatto.
Edgardo Malatesta
Signore di Sarzana, ha incontrato il nostro gruppo in occasione di un gemellaggio
(o meglio "asservaggio") con il nostro Armand Cervantes, ambiguo prete
e signore di Lerici. È stato ovviamente fatto ghoul dal pronto curato,
ed ora si occupa anche della sicurezza e dell'amministrazione di Lerici,
quasi sempre vacante del suo padrone. È il tipico bonaccione, poco
colto ma molto bravo nel governo spicciolo delle proprietà terriere;
è ricco e non bada a spese per mostrare la sua agiatezza e per offrire
un'immagine di sé anche più pomposa di quello che è
in realtà. Fisicamente è abbastanza rotondo, con capelli
e barba brizzolati, intorno alla cinquantina; ripete quasi sempre le stesse
formule ricercate, a volte anche a sproposito (forse gliele ha insegnate
il suo fedele legato), per darsi un contegno culturale che è convinto
di ottenere perfettamente.
Stefano Malatesta
È il figlio ventenne di Edgardo, forse l'unico personaggio di questa famiglia
a sembrare normale; ha un aspetto piacevole e una cultura discreta, e anche
il comportamento è nella norma. Questo forse perché è
stato molto lontano dal suo castello, non subendo così la nefasta,
culturalmente parlando, influenza del legato. Ha partecipato, offrendo
la sua nave e la sua persona ai nostri eroi, ad un'ambasceria in terra
santa, preludio della crociata di fine secolo; la sola cosa rimarchevole,
è la sua continua felicità e il grande entusiasmo che lo
contraddistingue in qualsiasi occasione, il suo ottimismo e la sua fiducia
innata verso tutti. A volte però, proprio per questo, risulta ancora
più fastidioso del legato. Inutile a dirsi, il simpatico e fiducioso
Armand ha pensato bene di ghoulizzare anche lui, in modo da essere ancora
più tranquillo per la sua proprietà nella lunigiana.
Alessandro De Valmont
Nobile
mercenario, che per scelta ha rinunciato ai suoi possedimenti e privilegi,
è stato assoldato da Armand insieme alla sua compagnia di soldati
come guarnigione al castello di Lerici. È molto affascinante e possiede
anche una grande cultura; innamorato a prima vista di Giulia, la bella
ghuol di Armand, è stato manovrato abilmente dal nostro prete e
da Lapo da Firenze, in modo da sfruttare la sua inclinazione per Giulia
in favore dei loschi piani di Armand. È nfatti il padre del bambino
che Giulia aspetta, e che Armand vuole come erede; ovviamente e stato manipolato
in modo da dimenticare tutto, come anche Giulia, convinta che il figlio
sia di Armand. Malinconico e depresso, in un attimo di dolore per il suo
amore non corrisposto, sperando di raggiungere la morte o qualsiasi altra
condizione che gli facesse dimenticare Giulia, ha bevuto senza resistenze
il sangue di Armand (ti pareva), che in questo modo ha ottenuto un altro
fedele servitore. In questo modo però Alessandro ha guadagnato solo
una sofferenza che potrebbe durare in eterno.
Il Capomastro di Valpiana
Umile contadino del borgo di Valpiana, dopo una dolorosa avventura che lo ha portato ad
assistere allo sterminio della quasi totalità del suo luogo natio
e al rapimento della sua amata figlia Beatrice, ha raggiunto nuovamente
la tranquillità. Questo è stato possibile solo grazie all'intervento
dei nostri cainiti, i quali hanno liberato il borgo e il castello del posto
dal nefasto Pietro de' Montalbani, dissoluto e pericoloso Baali, e dai
demoni che infestavano il luogo. Xavier e Lapo, dopo aver sgominato il
posto dalle presenze demoniache insieme al resto del gruppo, hanno deciso,
per motivi politici ed economici, di "rilevare" il castello del borgo,
diventandone i signori. Anche loro, per lo stesso problema di Armand, hanno
dovuto delegare un abitante del luogo come responsabile: la loro scelta
è caduta proprio su questo contadino, diventato capomastro e persona
di una certa importanza. È un buon vecchio, rimasto solo con l'ultima
figlia scampata al massacro demoniaco; inutile a dirsi, è stato
ghoulizzato anche lui, questa volta da Lapo da Firenze, anche se la sua
fedeltà e il riconoscimento per i nostri eroi erano comunque saldi
e affidabili.
Beatrice
È la figlia del capomastro di Valpiana, e il nome le si addice perfettamente:
è bella e buona come un angelo, anche se la sua tranquillità
è turbata dagli incubi che dopo la brutta avventura con Pietro de'
Montalbani si insinuano nel suo sonno. A nulla sono valsi i tentativi di
Lapo volti farle dimenticare del tutto la brutta avventura: il suo inconscio
la tormenta ancora con le terribili immagini di tortura di cui è
stata testimone. Materialmente è stata portata fuori dalla torre
da Xavier, terribilmente preoccupato per la salvezza della ragazza; il
suo cuore puro, grato del gesto coraggioso del cavaliere, è rimasto
folgorato dal nostro eroe, ed ora palpita solo per lui, agognando la sua
presenza come un fiore desidera il sole. Il suo amore è immenso,
e sembra che Xavier, in qualche modo, la ricambi. I suoi lunghi capelli
biondi e gli occhi azzurri come il cielo le danno veramente una parvenza
angelica: non è affatto stupida, e, per quello che la sua condizione
le ha permesso, ha una discreta cultura, sapendo leggere e scrivere abbastanza
bene.
Padre Malvaux
È il sire di Armand; ha incrociato i personaggi in una situazione poco piacevole,
che lo vedeva prigioniero di un gruppo di Setiti, nel tempio della dea
Bastet a Bubasti, lungo le rive del Nilo. Nella sua ricerca di nuove conoscenze,
ha sottovaluto questi dissoluti cainiti, finendo così tra le loro
grinfie; fortunatamente vari indizi hanno spinto i nostri eroi nella direzione
giusta, e dopo un'epica battaglia, aiutati anche dai mannari della famiglia
dei Bastet, umanoidi felini prigionieri del loro stesso tempio, l'anziano
Cappadocio è stato liberato. È un vampiro molto potente e
indipendente, amante degli spiriti intrepidi e coraggiosi; il modo in cui
ha abbracciato Armand la dice lunga sulla sua idea che solo i più
forti meritino un posto tra i cainiti. Ha lunghi capelli neri raccolti
in una coda, e come suo figlio, è un prete; "dirige" un monastero,
dove, oltre alle normali pratiche religiose, svolge le sue ricerche vampiriche
sulla morte e sull'aldilà.
Giulia
La
bellissima ghoul fedele compagna di Armand, si è aggiunta quasi
subito ai nostri amici: il chierico l'ha scoperta in una locanda di infimo
ordine mentre esercitava la professione più vecchia del mondo. Invece
di nutrirsene, intuendo il potenziale intellettivo della ragazza, le ha
donato la possibilità di vivere per sempre, anche se la sua non
è stata propriamente una scelta. Ad ogni modo, il furbo prete aveva
visto giusto: la ragazza possiede stupefacenti doti di erboristeria e di
intuizione…e chissà cos'altro. Il forte legame di sangue impostole
da Armand ha fatto nascere in lei un grande amore per lo scaltro cainita,
per il quale darebbe la vita; attualmente aspetta un figlio, che lei crede
essere del suo amante immortale, mentre, per ovvi motivi, è del
povero Alessandro de Valmont, anche se entrambi non lo sanno. Il bambino
diverrà a tutti gli effetti figlio di Armand, e solo lui sa cosa
farà del suo destino. Di aspetto a dir poco splendido, possiede
una bellezza estremamente provocante, a cui ben pochi possono resistere.
Dalia dai Mille Volti
Non
è né umana né cainita: è un demone. Il simpatico
Lapo, dopo aver letto un libro di demonologia, ha pensato bene di fare
un esperimento, apprestandosi ad evocare un demone a cui chiedere favori.
Purtroppo, la sua inesperienza ha permesso di creare un passaggio tra il
nostro mondo e quello demoniaco, e la deliziosa bambina in questione ha
pensato di approfittarne; estremamente bella, ha la capacità e il
vezzo di cambiare aspetto a suo piacimento, incutendo di volta in volta
ogni emozione che più la garba. È vincolata in un anello
che Lapo ha messo spontaneamente al dito, segnando in questo modo il suo
destino: ora il demone è parte integrante del nostro incauto Tremere,
e più passa il tempo, più la dolce bimba prende potere, assorbendo
ogni volta che vuole la preziosa vitae del vampiro. Attualmente rischia
di venire svincolata dal suo rifugio di carne…ma chi può dire quali
siano le sue risorse? Dopotutto, è un demone maggiore…
Samuel
Amico di Armand, è il reggente della cappella Tremere di Vienna; ha permesso
che si facesse un patto tra il nostro prete Cappadocio e gli Usurpatori,
insegnandogli, in modo molto misterioso, la disciplina taumaturgica. È
molto sicuro di sé, anche se molte volte si relaziona agli altri
con la solita superiorità tremere che tutti "amano"; molto curioso
e desideroso di conoscenza, ha incontrato i personaggi in occasione di
una loro richiesta di aiuto per risolvere la situazione della possessione
demoniaca di Lapo da Firenze. In questo frangente si è mostrato
molto duro per la sbadataggine e la superficialità del suo compagno
di clan, rimproverandolo aspramente per l'accaduto. I suoi contatti sono
veramente molto elevati, conoscendo personalmente gli occupanti di Ceoris,
la cappella Tremere nei Carpazi dove dorme l'anziano stregone signore degli
Usurpatori.
Claudia e Antinora
Sono
due gemelle identiche, ed è pressoché impossibile distinguerle;
hanno un fascino innato che le rende molto belle e sensuali, anche se il
loro pallore le rende facilmente riconoscibili come figlie di Cappadocio.
Sono molto teatrali, soprattutto Claudia, e si divertono a stupire e a
sedurre coloro i quali incrociano la loro strada; comunque i loro modi
sono regali, e la loro influenza è talmente forte che controllano
la contea di Bagnoregio da quando i Monaldeschi sono al potere. Controllano
anche i monasteri della città e in particolare quello dei francescani,
dal momento che vi è nascosto il prezioso codice di Malachiel, motivo
della chiamata dei personaggi tramite Lord Nicholas. Purtroppo i loro piani
in questa vicenda sono falliti, e stanno ancora cercando di capire cosa
e chi abbia sottratto loro il prezioso volume; in questa circostanza, qualcuno
più grande di loro le ha beffate, usando proprio i personaggi della
nostra coterie. È molto probabile che prima o poi vorranno vendicarsi
dell'affronto subito.
Lune
In vita era
la moglie dell'intrepido Brian Mc Cormack, barbaramente uccisa da un ghoul
vestito da prete; il coraggio e il grande amore di suo marito, nonché
la natura particolare dei suoi genitori adottivi, le ha permesso di ricongiungersi,
anche se in modo anomalo, al suo amore. Il suo spirito abita un cristallo
purissimo che Brian porta sempre al collo; può materializzarsi e
parlare a suo piacimento con il suo cavaliere, e possiede le ovvie facoltà
di un fantasma. In vita era molto bella e semplice, e il suo animo puro
ha mantenuto queste qualità anche nella condizione di spirito; farebbe
di tutto per Brian, e in caso di pericolo potrebbe accadere qualsiasi miracolo.
Sarabi
È la felina mannara che ha contattato il nostro gruppo al Cairo, proponendo
loro uno scambio: il loro aiuto in cambio del loro amico Malveaux, che
giaceva inerme nella cripta del loro tempio. Molto bella, ha morbidi capelli
castani e la pelle dolcemente ambrata; le movenze sono ovviamente quelle
di un gatto, e prediligeva Sighurd tra i cainiti del gruppo. Ha avuto molto
coraggio ad organizzare la rivolta delle sacerdotesse di Bastet contro
i Setiti, e il suo spirito sanguigno si è rivelato anche durante
la lotta, in cui ha dimostrato una buona dose di abilità. Estremamente
leale e riconoscente, potrebbe rivelarsi un ottimo appoggio, insieme alle
sue sorelle, in un territorio così vario come l'Egitto.