
Lapo da Firenze della casata e clan Tremere
Nasce il 29/07/1077 a Firenze da famiglia nobile ignota; fin da giovane
si rivela una promessa delle arti tecniche, studia fin da piccolo tecniche
ingegneristiche ed architettoniche ma è molto attratto anche da
studi di medicina e alchimia.
Il 05/07/1098 viene abbracciato da XXXXX.
Dopo aver d’istinto placato la sua sete centenaria, si rende conto di
non essere più una persona normale, ma capisce che questo cambiamento
l’ha anche aiutato a migliorare in tutte quelle aree che ha sempre ritenuto
importanti; lo shock gli fa dimenticare completamente di essere mai stato
un umano, esseri che inizia velocemente a considerare ‘inferiori’.
La sua caratteristica notturna lo costringe a vita solitaria e appartata,
prosegue quindi da solo i propri studi, progettando ponti e torri e dissezionando
alcune sue vittime (spinto alle volte più dalla ricerca scientifica
che non dalla fame); si dice che anche i progetti della torre di Pisa,
della prima diga in Francia e altre celebri costruzioni possano essere
state ispirate da suoi disegni, probabilmente venduti a terzi per guadagnarsi
il poco che gli serviva per vivere.
Nei suoi studi si imbatte casualmente in un libro che descrive la sua,
ormai morta, famiglia umana e scopre che la sua casa è libera a
causa di strane voci a proposito di strane voci di infestazione, decide
perciò di riprenderne possesso, cosa che non infastidisce nessuno,
visto anche che continua a dare qualche piccola fondatezza a quelle voci
proprio per essere lasciato in pace. Verso l’inizio del 1197 la casa è
ormai da considerarsi sua anche legalmente, avendovi abitato per più
di 20 anni.
Nel 1187 e nel 1190 può finalmente disporre dei libri “Canone
della medicina” di Avicenna e “Trattato sulla chirurgia” di Ruggero da
Frugardo, in modo da migliorare ulteriormente anche in quel campo.
Nel 1190 trova per la prima volta, o meglio viene trovato, da un suo
"simile": un nosferatu scopre la locazione della sua abitazione e vende
tale informazione agli attuali Tremere, che si stupiscono incredibilmente
per la sua esistenza, non prevista né elencata nei loro annali;
iniziano subito a girare strani voci sull’identità del suo sire,
che viene considerato un vile fino a prova contraria, in quanto avrebbe
creato un discendente senza il permesso della casata e clan.
Viene comunque ben accolto dalla casata e clan, che apprezza le sue
doti tecniche, ma che lo relega a scopi secondari fino a quando la sua
esistenza non sarà chiarita.
Nel 1197 la casata e clan decide finalmente di permettergli di girare
il mondo perché possa fare esperienza e magari scoprire lui stesso
la propria origine misteriosa (note per il master: solo Meerlinda sa la
verità in quanto il suo sire è tuttora sconosciuto o non
trovato).
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