07/11/1999

Finalmente i nostri amici salpano per tornare in un mondo, quello europeo, a loro più conosciuto. Il lungo tragitto in nave, della durata di un mese, passa tranquillamente quasi per tutti; sono solo Sighurd e Xavier a risentire di una certa inquietudine. Il saggio vichingo è colto da strani presagi che si riferiscono ad eventi passati che torneranno, mentre per il nostro vampiro francese le cose assumono una certa concretezza: oltre a sentire una forte ansia per la sicurezza di Beatrice, la donna mortale di Valpiana, fa anche uno strano sogno. È insieme alla fanciulla di giorno, in riva ad un ruscello; l'aspetto inquietante, oltre al fatto di essere sotto il sole, è che Beatrice è vistosamente incinta.
L'arrivo al paese, raggiunto con ansia sempre più crescente, porta incredibili novità: dall'altura che dà sulla vallata vedono ampie e robuste fortificazioni tutto intorno al piccolo borgo, ma vengono fermati prima di raggiungerle. Leandro, un soldato della truppa di Lapo e Xavier, li stava aspettando, nascosto sopra un albero. Le notizie che rivela loro non sono per niente belle: circa un mese prima, il 20 gennaio, sono stati assaliti da un esercito regolare, contro il quale nulla ha potuto il loro gruppo di mercenari. Gli assalitori appartengono ad un regno della lontana Spagna, di cui anche il dissoluto Baali Pietro de' Montalbani da loro in passato spodestato e distrutto, faceva parte; le truppe erano in fatti guidate dal fratello mortale del Cainita, Juan, preoccupato per il prolungato silenzio del proprio consanguineo. Leandro li informa delle numerose legazioni inviate al castello dal nobile spagnolo in cerca di un accordo, ovviamente a suo vantaggio; ma la fermezza e la lealtà del borgomastro ha fatto sì che purtroppo gli eventi precipitassero: scuro in volto il fedele soldato riferisce l'assalto al castello e l'ordine del borgomastro, a lui e ad altri due soldati, di portare al sicuro la sua amata Beatrice e la di lei dama di compagnia. Lui sarebbe rimasto ad affrontare il suo destino, coraggioso e leale servitore dei propri padroni.
Xavier chiede subito di essere condotto dalla ragazza, la quale si trova a mezz'ora circa di cammino, nella casa tra le montagne della madre della dama di compagnia, ma viene avvertito di una cosa gravissima: da quando è successo tutto questo, a causa dello shock subito per la forzata separazione dal padre, la ragazza versa in uno stato catatonico, e non reagisce quasi per nulla agli eventi esterni. Solo all'alba e al tramonto sembra riacquistare un po' di vitalità, mangiando qualcosa e scrivendo sul suo diario, dal quale non sono mai riusciti a farla separare.
Sighurd e Armand decidono di fare un sopralluogo al castello, l'uno sotto forma di pipistrello, l'altro sfruttando il suo potere taumaturgico volando e diventando invisibile. Le guardie, in paese, sono una cinquantina, mentre dentro al castello superano il centinaio; interessati alla natura del Signore invasore, scoprono che si tratta di un semplice umano. Intanto da Beatrice le cose si fanno tragiche: non riconosce nessuno, e la sua figura emaciata stringe convulsamente al petto il suo diario, mentre gli occhi arrossati ed incavati guardano nel nulla davanti a loro. Vani sono i tentativi di sottrarle il diario, anche perché stranamente non sembra reagire a nessuna disciplina mentale; ma l'astuzia alla fine prevale: Xavier assume le sembianze del padre della ragazza, la quale ah una razione quasi viscerale che la spinge a buttarglisi tra le braccia, senza però tradire la minima espressione in volto. In questo modo lascia cadere il diario, dove sono descritti gli avvenimenti degli ultimi mesi; nelle ultime pagine, invece, ci sono solo degli inquietanti disegni di una bambina dai capelli ricci. In questo momento vengono raggiunti da Sighurd e da Armand, e mentre si mettono vicendevolmente al corrente degli ultimi accadimenti, Beatrice si alza in piedi e inizia a parlare; ma la voce non è la sua, e non è senza commozione che Brian vi riconosce quella della sua amata Lune. Li scongiura di fare in modo che non venga compiuto "questo abominio"; dopo questa enigmatica frase, gli attoniti Cainiti assistono ad un altro prodigio: la voce cambia ancora, e stavolta sembra provenire dall'inferno stesso. Dice loro di andarsene via, lontano da lì; subito dopo, la povera Beatrice si accascia al suolo, catatonica come prima. I vampiri non sanno più che fare: pensano sia opera degli invasori che, legati al defunto Baali, abbiano riportato nuovamente la maledizione su Valpiana; con questi pensieri nella mente, si addormentano. Ma non finisce qui. Durante il sonno diurno a Xavier accade un fatto sorprendente: si sveglia, trovandosi nel suo castello in Francia, di giorno, e tutto è esattamente come secoli prima, durante la sua vita mortale. Ai piedi del letto, però, c'è Dalia, il potente demone dai Mille Volti, evocato tempo prima per errore da Lapo da Firenze; e qui si chiarisce tutto. Beatrice è in quello stato a causa sua, e se non vengono esaudite le sue richieste rimarrà in quelle condizioni per il resto della sua vita. Quello che lei vuole è semplice: un corpo, un corpo umano per mezzo del quale portare avanti la sua vendetta contro gli "impiccioni" di Ceoris che l'hanno privata del corpo cainita di Lapo; questo corpo sarà la figlia di Beatrice e …Xavier. A sentire queste parole, il cainita ride, ricordandole che la sua natura no gli permette di generare nessuno; ma Dalia lo assicura, sogghignando, che potrà. Infatti, lo farà tornare umano per un mese, il tempo di concepire una coppia di gemelli, un maschi ed una femmina: e sarà quest'ultima che dovrà esserle consegnata. Se così non faranno, oltre a condannare Beatrice ad una vita da vegetale, si attireranno le sue ire eterne, senza tralasciare che, comunque, lei potrà prendere qualsiasi altra persona per i suoi scopi. Se ha scelto lui, dice ridendo allo stravolto vampiro, è solo perché adora tentare, e soprattutto traviare, le persone buone come lui, dannato sì, ma pur sempre sul sentiero del Paradiso. Il resto del sonno, per fortuna di Xavier, passa nel buio più totale. Al risveglio mette al corrente i compagni, tutti assolutamente contrari alla cosa, disposti anche ad uccidere il loro amico pur di non permettere l'entrata fisica di un demone così potente nel loro mondo.